APE non corretto, i rischi per i proprietari

Geom. Domenico Gagliardi • 10 luglio 2019

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I rischi del certificato energetico dell'immobile non corretto

Come saprai in caso di compravendita o locazione e obbligatorio all'allegare all'atto di acquisto o al contratto di affitto, l'attestato di prestazione energetica dell'edificio (A.P.E.). Tale documento (prima delle modifiche del decreto 63/2013 si chiamava ACE, attestato di certificazione energetica) descrive le caratteristiche energetiche dell'edificio, di un'abitazione o di un appartamento. Si tratta di uno strumento di "controllo" che sintetizza con una scala da "G" a "A4" il valore dell'immobile dal punto di vista energetico

Gli annunci immobiliari

Dal 2012 negli annunci immobiliari, sia che si tratti di vendita sia di locazione, è obbligatorio indicare la classe dell'immobile certificato . Quali i rischi in caso di omissione?

  1. Sanzione variabile da € 500,00 a € 3.000,00 in capo al responsabile dell'annuncio, agenzia immobiliare e/o privato.
  2. Il probabile cliente in assenza di tali dati non può essere in grado di fare una corretta valutazione comparativa tra immobili simili e quindi non in grado di fare una proposta coerente.

Le compravendite e locazioni

Se l'immobile viene venduto senza essere stato dotato di APE, il venditore incorre in una sanzione variabile tra € 3.000,00 ed i 18.000,00. Nel caso in cui l'immobile venisse affittato senza tale documentazione, il proprietario incorrerà in una sanzione variabile tra € 1.000,00 e € 4.000,00

La redazione dell'APE e i professionisti qualificati

Nel mondo globale, e soprattutto in Italia, la guerra dei prezzi ha preso il sopravvento in tutti i settori, compreso quello professionale. Facile trovare sul web proposte di redazione del certificato a prezzi stracciati, documenti redatti senza il sopralluogo obbligatorio per le norme. Ma i rischi sono dietro l'angolo, non solo per il professionista.


Sanzioni per i proprietari - una Sentenza di Cassazione

Con l'APE non si scherza. Potremmo così riassumere una sentenza di cassazione del 10 marzo 2017 (Cassazione Penale, Sezione II, Sentenza n. 16644/2017).

Con questa sentenza i Giudici hanno sancito che un'Attestato di Prestazione non veritiera, o non "corretta" si configura come truffa contrattuale del venditore nei confronti dell'acquirente per un APE che presenta dati energeticamente superiori al valore reale. In questo modo la qualità dell'edificio oggetto di compravendita ha qualità dal punto di vista energetico inferiori a ciò che è stato certificato.

Il comportamento del venditore, indipendentemente dalle responsabilità del tecnico, è stato giudicato in qualità di responsabile in quanto "non poteva non sapere..." .

In sostanza il proprietario che affida ad un professionista la redazione del documento, deve metterlo in condizioni di disporre delle informazioni dell'immobile complete, ferme restando le responsabilità dei tecnici.

L'acquirente può richiedere al proprietario un cospicuo risarcimento dei danni sino all'annullamento dell'atto per truffa.

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