Giuseppe Conte: "Non si spenderà un soldo per le ristrutturazioni"

Domenico Gagliardi • 13 maggio 2020

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Tagli alle tasse per 4 miliardi

Conclusa la conferenza stampa dei rappresentanti del Governo. Vediamo cosa prevede il “Decreto Rilancio”. Come prassi, al fondo saranno riassunte le risposte del Presidente del Consiglio alle domande dei giornalisti.

“Tutti quanti potranno ristrutturare per rendere le abitazioni più green”. Questo ciò che ha detto Conte aggiungendo “non si spenderà un soldo per le ristrutturazioni”. Si riferisce evidentemente al cosiddetto “Superbonus”, che comprende l’Ecobonus il quale, prima dell’emergenza coronavirus, consisteva in una detrazione fiscale del 50% dell’importo speso per ristrutturare. 

La nuova misura prevede una detrazione del 110%. Vediamo in cosa consiste nel dettaglio:

Chi effettua lavori di efficientamento energetico si vedrà restituire tutta la cifra spesa, più un bonus aggiuntivo del 10%, in cinque quote annuali di pari importo.

La detrazione vale per i lavori effettuati dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021. Tra gli interventi che si potranno eseguire vi sono quelli in ambito di efficienza energetica (ecobonus) e quelli di riduzione del rischio sismico (sismabonus).

Tra le opere ammesse fanno parte tutto ciò che riduce i consumi abitativi come ad esempio cappotti termici, impianti fotovoltaici, riscaldamento a pavimento, sostituzione caldaie, infissi, ecc.

La detrazione vale per le spese non superiori a 60 mila euro, cifra che può essere moltiplicata per il numero delle unità immobiliari. 

Sono previsti anche gli interventi sulle parti comuni condominiali, come ad esempio la sostituzione dell’impianto termico, con un massimo di importo detratto di 30 mila euro per unità.

Per gli impianti fotovoltaici la detrazione varrà sempre il 110% per una soglia di spesa fissata in 48 mila euro.

Il bonus vale solo per le abitazioni principali e quindi non sulle seconde case.

Chi effettua i lavori può decidere di cedere il suo credito di imposta alle banche o all’impresa che realizza i lavori; con questa seconda opzione il credito viene ceduto ma lo sconto applicato sarà immediatamente in fattura. In questo caso chi effettua i lavori sulla propria abitazione non pagherebbe nulla. Si dovranno attendere, quindi, le indicazioni operative dell’Agenzia delle Entrate.

Per Stefano Patuanelli, Ministro dello sviluppo economico il risparmio energetico è stato messo in primo piano: “una norma molto importante per il settore edilizio”.

Infine momento storico del Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova: “Gli invisibili saranno meno invisibili” “lo Stato è più forte del caporalato”. Due delle frasi pronunciate con le lacrime agli occhi, evidenza di una forte emozione.

Domande dei giornalisti, risposte del Presidente del Consiglio

Quando i cittadini potranno spostarsi tra le regioni?
Conte: "Abbiamo un confronto con le regioni costanti. Saranno Congelati gli spostamenti interregionali per questa fase, misura ragionevole"

In questi giorni ho visto passeggiare molti nonni con i nipoti, lei ha parlato delle misure per i babysitter, quali altre misure per le famiglie sono previste? 
Conte: "Siamo stati molto attenti alle famiglie che sono in difficoltà, interveniamo con le misure del decreto, stiamo prevedendo un minimo di due mila euro fino quattro mila euro a fondo perduto in base alle perdite avute. Per quanto riguarda la scuola abbiamo fatto un lavoro sinergico offrendo un ventaglio di soluzioni anche per i centri estivi. Inizieremo a lavorare sulle ristrutturazioni edilizie in modo tale da poter rientrare a scuola nella massima sicurezza. È bene anche andare a trovare i nonni ma con tutte le precauzioni per proteggerli, in quanto sono le persone più a rischio". 

Manca un sostegno organico alle famiglie?
Conte: "Non credo che per le famiglie ci siano poche misure, a quelle enunciate dobbiamo ricordare il reddito di emergenza da 400 a 800 euro per quelle con isee sino a 15 mila euro che non hanno il reddito di cittadinanza".

Presidente, vorrei tornare sulla regolarizzazione dei migranti. Si è parlato di numeri. Il numero di 600 mila operai da regolarizzare è considerato sproporzionato per ciò che sarebbe necessario per l’agricoltura. Non crede che questo possa essere un incentivo alla migrazione?
Conte: "Francamente le sue preoccupazioni non le condivido. non ho fatto uno studio esatto sui numeri ma per quanto ne so sono numeri più limitati. Se sbaglio qualche calcolo me ne scuso. I governi di centrodestra hanno regolarizzato 870 mila migranti il centrosinistra 500 mila. Sono misure contro il caporalato. Si tratta comunque di numeri molto più modesti di quelli che ha detto".

Il Ministro Patuanelli ha detto che questo è un decreto mosaico impostato sull’assistenza economica e non su una riforma fiscale importante. Lunedì è vicino. Ci possiamo aspettare già domani il nuovo dpcm?
Conte: "Le misure aiutano la liquidità e ci sono sconti fiscali. Significa lasciare la liquidità alle imprese. Il nostro obbiettivo è affrontare una più complessiva riforma della pressione fiscale. Interventi di questa portata necessitano prima di gestire l’emergenza e successivamente investire sul rilancio economico. Il nostro tessuto produttivo è forte grazie alla presenza delle piccole imprese. Proporrò ai ministri di adottare un Decreto Legge per coinvolgere ancora di più il parlamento".
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